giovedì 13 dicembre 2012

Ma una persona normale?




“Possibile che in giro ci siano solo villaggi di hippy, di ecologisti estremi, villaggi che si chiudono intorno a un credo o un'ideologia o un guru, cohausing di gente che vuole solo un'abitazione che costi poco? “ Mi chiede il mio amico Pietro.
“Una persona normale dove trova rifugio? Può entrare nella vostra comunità?“
No, una persona “normale“ no !!!
Se per “normale” intendiamo la persona depressa e rassegnata, lamentosa e passiva che crede in una realtà esterna, in una società che infierisce su di lui,
in un fato avverso che lo fa ammalare, no, non vogliamo questa persona nel nostro gruppo.
Se per “normale” intendiamo una persona nuova, entusiasta della vita e del mondo, artefice consapevole del proprio destino e della realtà circostante, sì la vogliamo!
Vogliamo persone che hanno rotto il guscio e le gabbie mentali, i limiti autoimposti.
Questo per noi è "normale": lasciarsi portare dal fiume che scorre senza opporre resistenza e senza aver niente da difendere, ammirando la bellezza del paesaggio pur nel mezzo dei gorghi e delle correnti.
Il cumulo di credenze, limiti, preconcetti, condizionamenti che costituisce la nostra personalità e ci tiene diviso dagli altri non ci interessa più.
Non continueremo a difendere con le unghie e coi denti il senso di separazione che ci impedisce di guardarci intorno e sorridere, vederci, accoglierci, abbracciarci..
Come dice Igor Sibaldi, non ci interessano le persone che continuano a vedere il mondo come ci è stato insegnato. 
Ci interessa chi disubbidisce.
Shiva distrugge l'ignoranza, Durga distrugge gli “io” frammentati - i nostri peggiori nemici -, Cristo scaccia i mercanti – sempre i soliti nemici interiori- dal nostro vero tempio, Buddha promuove un'unione di cuore e mente superiore  libera da inganni, Lao Tzu parla di un vuoto che presuppone di aver tolto ogni ingombro mentale. 
Il momento è molto favorevole alla pulizia interiore; per un qualsiasi cammino liberiamoci di ogni retaggio, condizionamento, peso del passato; togliamoci di dosso i vecchi pastrani e leviamoci le fette di salame dagli occhi.
Ecco, nel nostro gruppo vogliamo persone con occhi, liberi, luminosi, curiosi, sorridenti.
La ricerca del luogo continua incessantemente e sentiamo che tra poco qualcosa si concretizzerà. Anzi, forse ci sarà la possibilità di dare vita a più di un insediamento, perché qualcuno vorrebbe stare vicino alla città, qualcuno vorrebbe vedere il mare, qualcuno vorrebbe avere una piscina di acqua termale a disposizione...Le differenze che fino a poco tempo fa ci sembravano divisioni, si stanno tramutando in ricchezza: il gruppo cresce e avere la possibilità di muoversi da un insediamento all'altro potrebbe essere una buona prospettiva, anche perché si stanno profilando modi di insediarsi ibridi tra proprietà e affitto,  nuove forme di godimento degli immobili più snelle e meno costose, al passo con il mutamento dei tempi. Vediamo quali doni ci porteranno i prossimi mesi...


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