Volete
una prova tangibile che il “lavoro su di sè” può essere fatto
con qualsiasi mezzo? Che l'arte può essere altamente evolutiva? Che
le maschere che rappresentano gli stereotipi che ci costruiamo
attorno all'anima viste dal di fuori fanno morir dal ridere?
Andate
a vedere gli spettacoli che gli allievi della scuola di creazione
teatrale Helikos tengono settimanalmente in Via della Fonderia
I
loro occhi brillanti non lasciano dubbio sul lavoro di pulizia
interiore che stanno facendo e sulla gioia che di conseguenza occupa
il loro essere.
Infatti
il programma parla chiaro:
“Il
programma è percorso di apprendistato artistico e richiede da un
lato l'urgenza poetica di andare in scena e dall'altro l'urgenza
personale a entrare in un processo di conoscenza di sè e di
evoluzione individuale.
L'urgenza
poetica è
il desiderio di andare in scena a raccontare storie attraverso il
linguaggio teatrale, investendo tutto il proprio mondo poetico nel
calderone alchemico del "creare teatro". Gli allievi sono
conta-storie che vogliono esplorare e perfezionare la propria voce
poetica nel campo del teatro. Helikos non può insegnare questa
urgenza: è una intima necessità di ogni artista.
In quanto
itinerario
di iniziazione il
programma provoca gli allievi ad una nuova scoperta e trasformazione
di sé e del proprio mondo interiore non solo artistico e
poetico, ma anche emotivo. L’integrazione del teatro con pratiche
energetiche e di coscienza è intenso, coinvolgente e profondamente
trasformativo. E’ dunque necessario il desiderio di lavorare con i
propri più profondi potenziali, emozioni, paure e ferite, ed un
feroce “engagement” a domare demoni, cavalcare draghi e angeli e
raffinare il proprio potere poetico personale. E’ normale che
durante il processo si alternino momenti di rivelazione,
conoscenza ed entusiasmo, e momenti di difficoltà e crisi personale.
Ciò richiede maturità personale e capacità sia di lavorare in
gruppo che di affidarsi ad una relazione pedagogica di lungo periodo
con lo staff della scuola.
Helikos è una
scuola di creazione:
il processo collettivo di creazione teatrale comporta molte sfide sia
artistiche che emotive a spesso prevede intensi processi di conflitto
creativo. Questo richiede maturità personale, responsabilità e
l'umiltà e il desiderio di coinvolgersi in un percorso di lungo
periodo, sia con il gruppo di allievi che con il corpo docenti”.
Come
potrebbero questi ragazzi di età diverse esprimere le emozioni che
il personaggio richiede, se non avessero esplorato, conosciuto e
compreso la stessa emozione dentro se stessi?
E
come potrebbero costruire maschere così eloquenti se non avessero
scovato in fondo a loro stessi un pezzetto dell'orrendo personaggio
che quella maschera rappresenta?
Come
potrebbero i mimi entrare nei tempi scenici perfetti di
azione-reazione se non avessero imparato a estraniarsi dalla
meccanicità di tale legge nelle loro vite?
Lo
spettacolo che abbiamo visto venerdì scorso è stato
divertentissimo, ma il piacere più grande è stato vedere finalmente
un percorso evolutivo che parte dal corpo, anzi coinvolge totalmente
il corpo. Questo corpo che ci è stato dato come meraviglioso mezzo
di conoscenza, di comunicazione e di espressione di noi stessi,
troppo spesso nei cosiddetti percorsi di ricerca viene snobbato, o
all'opposto, viene stressato e caricato dell'impossibile compito di
darci, da solo, la felicità.
Vorrei
che nel nostro villaggio si imparasse ad evolvere anche così. Non
solo con la serietà, ma anche e soprattutto entrando con tutto il
proprio essere nella danza giocosa della vita e osservando con ironia
e distacco le nostre piccole vite.
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