In questi giorni molto impegnativi per
cercare il luogo dove finalmente insediarsi e valutare se la
fattoria-borgo di Castelnuovo sia adatta oppure no, il nostro gruppo
è andato in crisi e si sono esasperati i disaccordi sulla necessità
di essere puntuali e attenti alle riunioni, spegnere i cellulari
quando si lavora, comunicare con attenzione e presenza in entrata ed
in uscita, rispettare la fatica ed il lavoro altrui; insomma su
tutte quelle regole che per alcuni sono il fondamento di una comunità
efficiente che si basa sul rispetto reciproco, per altri, invece,
sono una inutile seccatura e forse addirittura una limitazione della
propria libertà.
Prima o poi in tutti i gruppi arriva il
momento del primo vero scossone e di solito avviene proprio per
questi motivi.
Pare che sia fisiologico, ma certamente
fa riflettere su quanto sia diversa per ciascuno la percezione del
mondo. E comunque di solito le persone si dividono in due categorie:
puntuali e ritardatari, rigorosi tendenti all'ansioso e rilassati
tendenti al distratto.
Personalmente penso che la differenza
di comportamento, invece che costituzionale dovrebbe essere legata
all'occasione. E' il solito discorso delle qualità complementari che dentro di noi dovrebbero
coesistere in equilibrio perfetto. Lo sforzo di una vita è proprio
questo : osservarsi e capire dove bisogna lavorare per addolcire e
dove bisogna lavorare per disciplinare. Ci sono occasioni in cui
bisogna essere sull'attenti e occasioni in cui si ride, occasioni ( o
momenti della stessa occasione) in cui è tassativo essere
disciplinati e occasioni in cui si balla e si canta. E' banale dire
che a una passeggiata con due amici si può arrivare un po' in
ritardo e a una riunione di lavoro con dieci persone no? E' banale
dire che se la riunione incomincia alle dieci e tu vuoi sapere dal
tuo gruppo di amici come hanno passato l'estate e farti raccontare
nel dettaglio i loro viaggi, dovrai organizzare di vederti con loro
mezz'ora prima?
Da che mondo è mondo chi organizza
riunioni, conferenze, cooperative, viaggi e sopralluoghi di lavoro,
qualunque cosa in cui ci sia un certo numero di persone ( che dovrebbero essere presenti nel loro interesse!) trova enormi difficoltà e
viene additato come un tiranno se cerca di mettere un po' di ordine.
E' poi buffo vedere come le persone che protestano, una volta
raggiunto il ruolo di organizzatori, siano ancora più feroci e
pretendano dagli altri la disciplina che non erano disposti ad avere
loro stessi.
Ma siamo sempre al solito punto:
nonostante Gandhi abbia mirabilmente chiarito la differenza che c'è
tra il comportamento e la persona e che si può disapprovare il
comportamento senza alcun sentimento negativo verso la persona, è molto difficile che il
nostro atavico sistema reattivo automatico che si basa sullo schema
paura di essere attaccato/reazione con fuga o attacco, venga
disattivato.
Il nostro sempre geniale facilitatore Bruno ci ha
raccontato un'osservazione molto interessante fatta da un maestro
zen: “ In Italia se io faccio un appunto a un gruppo, subito le
persone reagiscono e si difendono protestando e negando l'affermazione. Se faccio la stessa
osservazione a un gruppo in Giappone, ogni singolo componente si
osserva e si esamina per vedere in che cosa può migliorare in
proposito, anche se in cuor suo sa di non essere in fallo. Comunque
sa che può sempre migliorare e può aiutare gli altri a migliorare”.
Ho già detto in altre occasioni che la
comunità di Findhorn mi piace molto per questo motivo: perchè
funziona con ordine, disciplina, perfetta organizzazione, ma anche
rilassatezza, gioia, accoglienza.
Visto che abbiamo tutto da imparare da
Findhorn, comunità che fiorisce da 50 anni, secondo me grazie anche
a questo magico equilibrio, abbiamo invitato un suo esponente,
Antonio Palmieri, a condurre per noi il Gioco della Trasformazione di
Gruppo, sul tema proprio del creare dentro di noi e dentro il gruppo
la capacità di saper usare alternativamente le qualità yin e quelle
yang e saper così quando essere rigorosi e totalmente presenti e
quando lasciar andare.
Il 25 pomeriggio, 26 e 27 gennaio,
Antonio Palmieri di Findhorn condurrà per noi un Gioco dellaTrasformazione di Gruppo. Si svolgerà in una struttura autogestita
del Mugello.
Oltre ad essere una meravigliosa occasione per chiarire il proprio scopo nella vita e vedere se nel
cuore c'è davvero il desiderio del villaggio, può essere
un'occasione molto interessante per conoscerci. Perciò invitiamo chi
è incerto se partecipare o no al nostro progetto, a iscriversi al
gioco. Chiarirà le idee. Ci sono ancora pochi posti perchè il
numero massimo è una ventina di persone.
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