lunedì 21 maggio 2012

Drive me crazy

Ieri mattina, appena ho acceso il PC, ho trovato una mail di mia moglie. Il testo consisteva nel semplice link a una vecchia pagina di transitionitalia al cui riguardo avevamo discusso tutto il weekend.
Il pessimismo è il mio vero grande talento. Ho un Saturno decisamente "frenante" come dice il mio astrologo evolutivo.
La discussione verteva sulla solita disamina interminabile dei pro e dei contro di un cambiamento di vita radicale.
Io trovavo un po' ingenua la lista in sette punti di transitionitalia. Se non altro la trovavo esigua. La mia personale lista dei contro è nata con già 12 punti all'attivo per evolvere nei mesi a 50 punti. 
Come tutta risposta alla mail ho aggiunto un punto, il 51esimo, alla lista dei contro: "non voglio trascorrere un'ora e mezza al giorno in auto".
Cosa significa?
Il nostro probabile, forse, futuro villaggio sorgerebbe a 40 minuti dal posto di lavoro. E' vero che molto probabilmente abbandoneremo a Dio piacendo il lavoro d'ufficio ma fino a quel giorno saremmo costretti a guidare un'ora e mezzo al giorno. E' tanto. Soprattutto per chi ambisce a vivere senza petrolio!
A metà mattinata arriva la risposta di mia moglie: lo fai già.
Lo faccio già?
Ma se viviamo nella periferia più servita d'Italia? Abbiamo tutto sotto casa praticamente.


Datemi una calcolatrice.


Tradotta scolastica   5 min A/R
Centro commerciale  8 min A/R
Posto di lavoro 10 min A/R
Piscina 7 min A/R
Nonni 10 min A/R
Parco pedemontano per ossigenazione e Tai Chi 10 min A/R
Pub 15 min A/R


A quanto siamo? Siamo già a 125 minuti al giorno di auto!



3 commenti:

  1. Questo sì che è un progetto interessante! Ma è previsto anche un asilo nel villaggio ?

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  2. Sarebbe l'ideale. Un mio parente ha aperto un asilo domiciliare, il primo della città oltretutto. Per la regione (Toscana) non dovrebbero esserci problemi, molto dipende dal comune però visto che i nidi con relative normative sono materia comunale.

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  3. Per 5 bambini basterebbero una stanza di 25 mq, una cucina decorosa ed un bagno comune senza attrezzature particolari.
    Stiamo parlando di nido ovviamente.
    Per la scuola dell'infanzia la cosa si complica un po'

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